Cloud Storage e Cloud Computing

Con Cloud Storage e Cloud Computing [klaud kompiuutin] (nuvola informatica o elaborazione attraverso la nuvola) si indica quei servizi o programmi che vengono messi a disposizione da un fornitore (Google, Dropbox, Microsoft) ad un cliente, attraverso un browser Web e la rete Internet, direttamente sul Cloud e rappresentano un’alternativa ai software tradizionali senza installare alcuna applicazione sul nostro computer. Tra questi servizi troviamo l’archiviazione dei dati (Cloud storage [klaud stoorig]) con 15 Gbyte di spazio su Google e l’elaborazione dei dati attraverso dei programmi (Web applications [web aplikeiscens]) installati su un server remoto che aggiornano e salvano automaticamente i file e li archiviano. Tramite la stessa applicazione in cloud (es. Google Documenti) gli autori possono condividere e modificare il loro lavoro in tempo reale (accessi multipli e concorrenti) riducendo così il carico di lavoro per i computer. I servizi di collaborazione online sfruttano la tecnologia del Cloud Computing. Il vantaggio principale consiste nel poter disporre di questi servizi attraverso diversi dispositivi (computer, smartphone, tablet, smart tv) collegati online e di non essere quindi legati ad un luogo fisico facendo così parte di questo villaggio globale. Ad esempio, posso memorizzare le mie fotografie sul Cloud e visualizzarle sul tablet mentre sono in vacanza all’estero semplicemente con un accesso ad Internet e un browser, oppure scrivere un documento a casa e, una volta memorizzato sul Cloud, modificarlo da un’altra postazione come l’ufficio o la camera di un hotel in una qualsiasi parte del mondo. Un altro vantaggio è che non ci dobbiamo più preoccupare di creare copie di sicurezza (backup) o aggiornare le applicazioni affidando questo onere al servizio Cloud. Un altro vantaggio ancora è che con gli strumenti di collaborazione online (es. Google Presentazioni) si può collaborare ad un progetto con i propri colleghi di lavoro, condividendo anche un calendario online in cui il gruppo di lavoro prende nota delle tappe del progetto, delle scadenze o delle riunioni. Un calendario del genere, essendo condiviso tra tutti i partecipanti al progetto, può essere visualizzato da tutti e modificato rapidamente in modo che tutti siano a conoscenza delle modifiche e dei nuovi impegni aggiunti.

I servizi offerti dal Cloud sono accessibili gratuitamente nella rete Internet semplicemente usando un browser o un’App presente sul nostro smartphone o tablet.

Il successo del Cloud è dato da due fattori: 1) Il primo fattore è che l’accesso alla rete internet è sempre più diffuso ed economico in quanto possiamo accedere ad Internet da casa e nei maggiori luoghi pubblici con il Wi-Fi o con la scheda telefonica mobile (SIM). 2) L’altro fattore è dato dalla diffusione di dispositivi mobile (Smartphone e Tablet) che permettono l’accesso ai nostri file ovunque portando ad una graduale trasformazione del concetto di archiviazione dei dati.

In realtà il Cloud Computing è presente da parecchi anni sotto forma, ad esempio, di servizi come la web-mail (Gmail (2004), Yahoo, Outlook.com (2012), hotmail.com (1995), live.com, Libero, Virgilio) dove la posta elettronica non viene più scaricata e salvata sul computer, come avveniva con i client Thunderbird o Outlook, ma resta sempre disponibile online tramite browser e si possono usare strumenti aggiuntivi come il calendario, la rubrica, i calendari sportivi, le previsioni meteo, le note, ecc.

Un altro esempio di Cloud è nel memorizzare tutti i nostri contatti (rubrica) in un account Google, in questo modo potremmo condividere la rubrica in più dispositivi contemporaneamente. Sostituendo il nostro smartphone o tablet basterà inserire le credenziali di accesso (username/e-mail e password) per ritrovare tutti i nostri contatti.

I sistemi di Cloud Computing vengono criticati principalmente per l’esposizione degli utenti a rischi legati a Sicurezza informatica e privacy degli utenti:

  • Utilizzare un servizio di Cloud Computing per memorizzare dati personali o sensibili, espone l’utente a potenziali problemi di violazione della privacy. I dati personali vengono memorizzati nei Server di aziende private che spesso risiedono in uno stato diverso da quello dell’utente della nuvola. Il cloud provider, in caso di comportamento scorretto o malevolo, potrebbe accedere ai dati personali per eseguire ricerche di mercato e profilazione degli utenti.
  • Con i collegamenti wireless, il rischio sicurezza aumenta e si è maggiormente esposti ai casi di pirateria informatica a causa della minore sicurezza offerta dalle reti senza fili. In presenza di atti illegali, come appropriazione indebita o illegale di dati personali, il danno potrebbe essere molto grave per l’utente, con difficoltà di raggiungere soluzioni giuridiche e/o rimborsi se il fornitore risiede in uno stato diverso dal paese dell’utente.
  • Nel caso di industrie o aziende, tutti i dati memorizzati nelle memorie esterne sono seriamente esposti a eventuali casi di spionaggio industriale.

Il Cloud storage

Il Cloud storage è il servizio per la conservazione dei nostri dati in remoto. I nostri documenti saranno sempre raggiungibili senza limitazioni di tempo e luogo da più dispositivi senza più la necessità di inviare i file a se stessi, salvare documenti su chiavetta USB o di utilizzare cavi per collegare l’hard disk esterno. Abbiamo a disposizione diversi servizi Cloud offerti gratuitamente nel “piano base” e a pagamento per ottenere dello spazio maggiore. Tra i tanti citiamo i più famosi:

Google Drive ( www.drive.google ), Dropbox ( www.dropbox.com ), One Drive, Mega, ecc

Le funzionalità messe a disposizione dai vari servizi sono molto simili tra loro così come lo sono le modalità di accesso e utilizzo pratico. Questi servizi Cloud servono a:

  1. Archiviare file e cartelle nel web e per accedervi sempre da ovunque, dal computer, dal tablet, dallo smartphone, dalla smart tv attraverso un browser ed un accesso ad Internet. In questo spazio possiamo salvare qualsiasi tipo di file come testi in Word, fogli di calcolo in Excel, presentazioni in Powerpoint, pdf, video, foto, audio, ecc.
  2. Distribuire contenuti (file o cartelle) inviando per e-mail solo il collegamento (link) senza la necessità di allegarli al messaggio. Non è necessario che il destinatario della e-mail sia registrato al servizio.
  3. Condividere dei contenuti per collaborare online alla produzione o modifica di file (ad esempio il lavorare in gruppo alla realizzazione di una tesi di laurea con un programma tipo Powerpoint).

La collaborazione online è però possibile solo tra utenti del medesimo servizio Cloud.

Condividere una risorsa significa renderla disponibile ad altri utenti. Abbiamo due tipologie di condivisione: La Condivisione pubblica che avviene con la distribuzione di un collegamento (link) inviabile attraverso la posta elettronica o qualsiasi servizio di messaggistica istantanea come ad esempio WhatsApp. La Condivisione privata che avviene con la sincronizzazione di risorse all’interno del proprio spazio di archiviazione tra utenti del medesimo servizio.

 Per accedere ai servizi Cloud dovremo inserire l’username e la password. Se abbiamo un account Google per la posta di Gmail le credenziali saranno identiche, in caso contrario dovremo seguire il collegamento per registrarsi gratuitamente presente nei vari siti Cloud. Una volta compilati i campi richiesti e convalidato l’indirizzo e-mail possiamo accedere al servizio scelto inserendo username/e-mail e password e cliccando sul pulsante Accedi.

Interfaccia

I vari Cloud hanno un’interfaccia simile nella disposizione dei comandi:

  • Elenco di documenti nella parte centrale.
  • Comandi nella parte alta della finestra.
  • Collegamenti a strumenti o funzioni sulla sinistra.

Il tasto destro del mouse, se attivato all’interno della finestra del browser, fa apparire un menu contestuale personalizzato, con i comandi dedicati alla gestione degli elementi.

L’utilizzo è molto intuitivo e, esattamente come se ci trovassimo in una cartella sul nostro computer, potremmo creare delle nuove cartelle, ramificarle inserendone al loro interno altre cartelle, caricare file, spostarli, rinominarli e cancellarli mettendoli nel cestino. I file di testo, pdf, fogli di calcolo, immagini, formati audio e video possono essere aperti e consultati direttamente dall’interno dell’interfaccia senza necessità di scaricarli.

Il Cloud misto

I Cloud misti come Dropbox,

Dropbox

Google Drive  

Cloud Storage e Cloud Computing Google drive

e OneDrive,

Cloud Storage e Cloud Computing Onedrive

utilizzano una cartella locale creata sul computer e ne sincronizzano automaticamente il contenuto con il server remoto (Cloud).

Potremmo gestire i file e le cartelle all’interno di questa cartella come meglio crediamo, aprendo, salvando, copiando, spostando e togliendo documenti a nostro piacimento, lasciando poi che l’applicazione si occupi di effettuare tutti i processi di sincronizzazione mantenendo sempre aggiornato il Cloud. Per fare questo abbiamo bisogno di un particolare programma chiamato Client che troveremo disponibile al download nei siti web di riferimento.

Installare un Client

Una volta raggiunto il sito web di riferimento (Google Drive, Dropbox, OneDrive) individuiamo il collegamento per scaricare gratuitamente il programma. Una volta installato il Client verrà creata una cartella sul PC che si sincronizzerà automaticamente ogni volta che verranno fatte delle modifiche al suo interno. Ogni servizio Cloud crea una sua cartella consentendoci di utilizzare contemporaneamente più servizi. Attualmente non è però possibile attivare più di un account per ogni singolo servizio sullo stesso computer, mentre possiamo installare diversi servizi Cloud sul computer e decidere liberamente come utilizzarli. Per esempio utilizzare la cartella Dropbox per i documenti personali e Google Drive per quelli da condividere per lavoro oppure dedicare alcune cartelle di entrambi per la condivisione e altre per documenti privati.

Cartella locale

La cartella locale è la cartella “radice” creata nel PC nel momento in cui abbiamo installato il Client. All’interno di questa le icone dei file e delle cartelle visualizzano in sovraimpressione una spunta che ci informa sullo stato di sincronizzazione del file o della cartella (e del suo contenuto).

Sincronizzazione

Per sincronizzazione si intende quel processo automatico tra il computer (cartella locale) e il Cloud (cartella remota) e perché questo avvenga è necessaria una connessione ad Internet. Eventuali cambiamenti avvenuti off-line verranno sincronizzati immediatamente non appena ci connetteremo ad Internet. Nei dispositivi mobili (smartphone, tablet) non viene creata una cartella locale e la connessione avverrà solo “a richiesta” ogni volta che accederemo al Cloud. Attraverso l’App (disponibile sia per Android e sia per iOS) possiamo navigare tra i contenuti e decidere se scaricare un file. Le App si integrano perfettamente con il nostro dispositivo e attiveranno la funzione di condivisione in altre App per caricare velocemente, ad esempio, una fotografia che abbiamo scattato o un documento ricevuto via e-mail.

Google Documenti

Google Drive mette a disposizione un servizio di Cloud Computing (programmi eseguiti direttamente nel Cloud) chiamato Google Documenti, disponibile dal 2006. Grazie a questo servizio possiamo creare direttamente online Documenti di testo (Docs), Fogli di calcolo (Sheets), Presentazioni (Slides), Moduli (Forms) da compilare per questionari, sondaggi, quiz o test attraverso un qualsiasi browser. Questi documenti, automaticamente salvati nella nostra cartella di Google Drive, potranno poi essere esportati e salvati sul computer e modificati con i programmi Microsoft Office, Open Office o Libre Office. I componenti aggiuntivi di Google Documenti permettono di inserire funzioni avanzate (come la Stampa Unione sia di tipo cartaceo sia elettronico) e l’integrazione con gli altri servizi di Google offre nuove opportunità come per esempio l’ottenere la traduzione completa di un documento selezionando Strumenti / Traduci documento e indicare la lingua di destinazione. L’elaboratore di testi (Docs) offre strumenti di formattazione, come l’organizzazione in colonne multiple, l’inserimento di immagini, tabelle e altri elementi multimediali e l’integrazione di font e stili di testo. Notevoli sono anche le funzioni di co-authoring, ossia la modifica concorrente dei documenti: i membri di un team di lavoro possono infatti lavorare contemporaneamente sullo stesso testo, visualizzando in tempo reale le correzioni e i commenti apportati da ciascuno. I testi possono essere condivisi controllando le impostazioni di sola lettura o modifica associati ad ogni membro. Ogni modifica ai documenti, della suite online di Google, viene memorizzata automaticamente senza bisogno che l’utente si ricordi di salvare. Se si vuole ritornare a una edizione precedente del documento basta recuperarla dalla cronologia delle versioni. Non manca la compatibilità con i formati di Microsoft Word: Documenti può aprire, modificare e salvare i file generati da Word di Microsoft e offre le funzioni per convertire i testi dal formato Microsoft a quello di Google e viceversa. Documenti permette anche di esportare i file in altri formati, tra cui Pdf ed e-pub.

Google Fogli (Sheets)

Anche Google Fogli, come Google Documenti, propone una galleria di modelli da cui si può partire per creare documenti personali. Google Fogli, a differenza di Google Documenti, non offre l’ampiezza di opzioni di un software come Excel. Il riquadro Esplora è un pannello che occupa il margine destro della finestra e mostra con un’analisi automatica le informazioni sintetiche contestuali basate sull’intervallo di celle selezionato nel foglio di calcolo. Questa visuale varia a seconda dei dati e propone le informazioni sia in forma testuale sia grafica. Il foglio elettronico online di Google propone anche la creazione di grafici, la formattazione condizionale e l’analisi e sintesi delle informazioni tramite le tabelle pivot. La suite di Google consente di salvare ed esportare i documenti in molti formati e nel caso di Google Fogli si può scaricarlo come un foglio di calcolo di Excel, un documento Pdf o un file di interscambio Csv.

Google Presentazioni (Slides)

Google Presentazioni è pensato per creare sequenze di diapositive (slides) da riprodurre durante una presentazione di fronte a un pubblico. Esso ha un’ampia dotazione di temi, template e caratteri con la possibilità di integrare fotografie, clipart vettoriali, video, ecc. Le diapositive sono memorizzate nel cloud, sempre a disposizione di qualsiasi computer connesso ad Internet. Basta un browser per raggiungere il materiale preparato in precedenza e avviare la presentazione, senza doversi preoccupare di installare lettori dedicati e neppure di portare con sé il file con le diapositive. Le slide possono essere indirizzate verso un televisore o un videoproiettore.

Google Moduli (Forms)

Lo scopo di Google Moduli è quello di creare moduli compilabili online e poi raccogliere le risposte ricevute. Il servizio può raccogliere dati statistici tramite sondaggi, effettuare votazioni in associazioni e gruppi organizzati, verificare le conoscenze in ambito didattico tramite delle domande, ecc. Moduli consente di creare pagine gradevoli ed eleganti sfruttando temi e template predefiniti. Tutti i moduli sono implementati come pagine Web che possono essere aperte da un browser Web.  Le informazioni inserite da chi risponde sono raccolte e organizzate automaticamente con grafici e sommari aggiornati in tempo reale. Chi volesse elaborare ulteriormente i dati raccolti può visualizzarli in Google Fogli e applicare tutte le manipolazioni matematiche e statistiche più avanzate desiderate.

Microsoft Office Online

Il principale antagonista della suite di Google nel settore dei servizi dedicati alla produttività è la versione online di Microsoft Office (https://www.office.com/) nata nel 2008 in risposta a Google Documenti. Le varianti online delle applicazioni di Office (Word, Excel, PowerPoint, OneNote) sono accessibili a chiunque disponga di un account Microsoft. Quando si inizia a scrivere nella versione basata sul Web di Word può capitare di dimenticarsi che in realtà si sta lavorando in una pagina Html. La loro interfaccia utente ricalca nell’aspetto degli elementi grafici e nell’organizzazione quella dei software nativi, seppur con qualche limitazione nella dotazione di funzioni avanzate nella barra multifunzione. Word, ad esempio, non consente di inserire riquadri testuali all’interno di un documento, mentre Excel, non supporta l’esecuzione delle macro. Rispetto all’offerta di Google, il principale vantaggio è rappresentato dal supporto nativo per i formati di documento di Office: non bisogna preoccuparsi di convertire i file per aprirli e modificarli, né di esportarli prima di distribuirli. Gli strumenti di collaborazione e co-authoring hanno ormai raggiunto quelli offerti da Google. Grazie alla sincronizzazione sulla nuvola gli utenti potranno condividere i loro documenti con altri utenti Microsoft e lavorare contemporaneamente su uno o più file senza preoccuparsi di salvare in quanto il salvataggio dei file su cui si sta lavorando avverrà in maniera automatica. Con OneDrive si possono gestire le revisioni dei documenti, confrontare edizioni diverse e recuperare informazioni eventualmente sovrascritte. Come Google Presentazioni, anche PowerPoint si giova particolarmente dell’ambiente basato sul Cloud: la memorizzazione remota, l’accesso semplice e la funzione di riproduzione integrata permettono di tenere una presentazione senza doversi preoccupare di preparare l’ambiente di riproduzione. Inoltre, la versione online di PowerPoint copre in maniera soddisfacente la dotazione dell’edizione nativa e ne ripresenta l’interfaccia di editing e visualizzazione. PowerPoint è probabilmente l’applicazione che ha sopportato meglio la trasformazione in un servizio Web: le funzioni principali sono tutte presenti e l’ambiente basato sul Cloud offre vantaggi notevoli. Microsoft propone anche un servizio dedicato alla creazione dei moduli (Microsoft Forms). La dotazione proposta da Microsoft si differenzia rispetto a quella di Google per la presenza di OneNote, un servizio dedicato alla cattura, alla gestione e memorizzazione delle annotazioni.

Chat e messaggistica istantanea

Un altro settore di servizi Web è la messaggistica istantanea: 1) Hangouts,di proprietà di Google 2) Whatsapp, acquisito da Facebook nel 2014. Questo servizio, però, ha gravi limitazioni che lo rendono poco adatto ad essere utilizzato via browser in quanto l’interfaccia basata sul Web non è indipendente rispetto al client nativo installato sullo smartphone. Ha anche delle limitazioni come l’impossibilità di condividere lo stesso account tra più dispositivi, ad esempio uno smartphone e un tablet. 3) Skype, acquisito da Microsoft nel 2011. Il servizio di telefonia VoIP ha integrato funzioni di messaggistica istantanea. 4) Chi cerca una piattaforma di comunicazione moderna dovrebbe valutare con attenzione la proposta di Telegram, unservizio nato nel 2013. Tra i servizi di messaggistica istantanea, Telegram si distingue per l’implementazione di molte funzioni avanzate come i canali, il supporto ai gruppi di discussione che comprendono decine di migliaia di utenti e per l’integrazione di bot dedicati all’automazione delle funzioni più varie. Telegram è disponibile sia come applicazione per i computer e i dispositivi mobile, sia attraverso un’interfaccia basata sul Web che, al contrario di quanto accade con Whatsapp, può essere utilizzata in maniera del tutto indipendente rispetto al client mobile. Il servizio consente di inviare e ricevere messaggi testuali, contenuti multimediali e condividere la posizione Gps. Inoltre, offre anche chat segrete con un timer di autodistruzione: una volta trascorso l’intervallo impostato, i messaggi e ogni altro contenuto scambiato vengono cancellati in maniera definitiva. I gruppi di discussione: oltre alle tradizionali chat a più utenti, Telegram supporta anche i supergruppi che possono raggiungere i 100.000 iscritti e offrono funzioni di moderazione evoluta. Questi strumenti sono spesso utilizzati per discutere argomenti specifici, creando comunità virtuali basate sulla condivisione di interessi e informazioni. I canali sono pensati per una comunicazione monodirezionale: gli iscritti ricevono gli aggiornamenti dagli amministratori ma non possono rispondere né commentare. Un’altra funzione interessante è il supporto dei bot, che possono essere implementati sia come interlocutori in una comunicazione uno a uno, sia come strumenti automatizzati per la gestione dei gruppi.

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